Quando nel 1973 Didio Cugini acquistò dalle eredi di Clemente Lavizzari il mappale di viale Stazione 3, vi si trovavano una casa e due stalle.
La casa, di discrete dimensioni, era composta da almeno tre differenti costruzioni contigue che appaiono già sulla prima mappa catastale di Giubiasco del 1868. A quei tempi una stradina che conduceva ai "Prati della Rongia" passava tra la casa e le stalle. Di questo vicolo rimane solo un corto tratto chiuso per molti decenni da un cancello di ferro, probabilmente da quando l'accesso alla casa avveniva dal nuovo Viale Stazione realizzato negli anni '30 del secolo scorso.
Per oltre un ventennio Didio Cugini utilizzò parte della casa come grottino per le cene con gli amici, come atelier per la lavorazione del legno e il restauro di vecchi mobili, e come deposito di oggetti di antiquariato raccolti nei mercatini d'antichità lombardi.
In questa casa furono ritrovate una cinquantina di vecchie lettere scritte da parenti di Clemente Lavizzari emigrati in California che sono state raccolte in un piccolo epistolario: Lettere dalla Contea di San Luis Obispo.
Nel 2016 si poté risolvere l'intricata questione della proprietà delle parti componenti la casa, rettificando i confini del mappale, e permettendo così l'edificazione del nuovo stabile progettato dall'architetto Renato Doninelli e ultimato nel 2021.
La casa, visibile sulle immagini di Giubiasco risalenti alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo, deve essere stata costruita verso la fine del '800, visto che non appare sulla prima mappa catastale di Giubiasco del 1868.
Alzata di un piano nel 1914, nella casa si trovò dapprima il Ristorante del Mercato, e a partire dal 1937 il Caffè Bar Pedrini's.
Nel 1954 Didio Cugini acquistò l'immobile dagli eredi di Edoardo Duchini, e negli anni successivi lo ampliò sul lato est e l'alzò di un ulteriore piano con un progetto di Mario Tallone e vi trasferì la sua farmacia dal Borghetto. Nello stesso periodo, venne demolito il vicino stabile del Ristorante del Sole per lasciare il posto alla nuova strada cantonale. Oltre alla farmacia si istallò nella casa il Bar del Borgo gestito da Ada Martinoli.
Nel 1976, su progetto dell'architetto Renzo Molina, fu aggiunto un corpo triangolare lungo la strada per poter ospitare gli sportelli della nuova filiale di Giubiasco della Unione di Banche Svizzere.
Nel 2007 con l'acquisto di uno scorporo di terreno adiacente, si poté dare avvio alla costruzione di un nuovo corpo scale permettendo così una completa riattazione dello stabile pur mantenendo sempre aperta la farmacia e abitabile un appartamento.
Nel 1954 Didio Cugini acquistò l'allora mappale numero 204 dai signori Felicita e Luigi Caplazi. L'edificio è indicato con lo stesso numero sulla prima mappa catastale di Giubiasco del 1868, ma non sappiamo quali modifiche vi siano state apportate durante gli anni.
L'edificio aveva ai piani superiori quattro appartamenti dati in affitto fino all'inizio degli anni 2000, e al piano terra due locali adibiti ad autorimessa.
Nel 2006, con una permuta con il fondo contiguo anch'esso occupato da stabili ormai fatiscenti, si rese possibile un utilizzo più razionale del terreno e di conseguenza l'edificazione del nuovo stabile progettato dall'architetto Renato Doninelli e ultimato nel 2009.
Cristina Vanini-Cugini - Via Fabrizia 2 - 6512 Giubiasco
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